PERCHÈ SI CANTA

Con questa domanda ci inoltriamo nell’assemblea liturgica ove il canto sacro copre un ruolo fondamentale.

Lasciamo spazio alla voce del cuore, mentre celebriamo i sacri misteri. Raccogliamo alcuni punti di riflessione per quanti, noi della corale per primi, vogliano meditare sulle azioni di Cristo Salvatore.

Allora, perché cantare durante la Messa?

E’ vero che il silenzio è un linguaggio eccellente che permette di comunicare le esperienze profonde  dell’uomo.

Perché si canta?

Si canta per vivere la responsabilità della vocazione battesimale di noi creature inserite nella comunità dei figli di Dio. Chi vive queste esperienze, al di là delle proprie attitudini spirituali, sentirà sorgere dal profondo del cuore il canto della vita. L’importante è che sulle labbra affiori il canto interiore.

Perché i canti variano nelle varie feste e solennità ?

La scelta del canto è determinata dalla congruenza del testo con la liturgia del giorno.

Un’altra riflessione è sull’animatore della liturgia, del coro e degli strumenti musicali.

  1. L’animatore liturgico

E’ stato molto trascurato il ruolo dell’animatore liturgico musicale. Il Messale Romano afferma che compito dell’animatore musicale è “guidare i diversi canti, facendo partecipare il popolo”. Il suo è un vero e proprio ministero liturgico: egli è uno dei ministri dell’assemblea e nello stesso tempo un credente chiamato a celebrare pienamente nell’atto stesso di prestare un servizio.

  1. Il coro

È degno di particolare attenzione, per il servizio liturgico che svolge, il “coro”. Esso oltre a eseguire le parti che gli sono proprie, ha il compito di favorire la partecipazione attiva dei fedeli nel canto. Il coro è parte dell’assemblea ed è collocato all’interno di essa. La sua funzione culturale è di introdurre, sostenere e animare il canto di tutta l’assemblea; arricchire musicalmente alcuni canti, alternandosi con l’assemblea o cantando a più voci; in determinati casi facendosi voce dell’assemblea stessa cantando in modo più elaborato e solenne, evitando però l’esibizionismo; offrendo all’assemblea un fondo sonoro che l’accompagni in determinati suoi movimenti o ne favorisca il raccoglimento e la meditazione.

  1. Gli strumenti

Anche il loro è un servizio liturgico. Gli strumentisti devono mettere il loro spirito, la loro sensibilità, in piena sintonia con quanto si celebra. La loro attività sostiene e accompagna il canto dell’assemblea e del coro, ambienta il rito, la festa, il raduno aiutando così la comunità ad aprirsi a Dio nella gioia, nel raccoglimento, nella partecipazione attiva.

 

La corale si incontra tutti i Venerdì in Chiesa alle ore 21.