Perché un “Consiglio pastorale”?

Le nostre Comunità, anche se piccole, sono realtà di vita. Nella Comunità tutti sono discepoli di Gesù: questa è la chiamata essenziale che riguarda e impegna tutti. Una Comunità, di conseguenza, vive dell’apporto di ciascuno.

Ma oltre a tutto questo è essenziale un organismo – chiamato Consiglio pastorale – che esprima la rappresentanza della Comunità e si dedichi al bene di essa: si ponga in suo ascolto, ne consideri i bisogni e le difficoltà, valorizzi le potenzialità che essa possiedeIn questo organismo conta il pensare e operare insieme e il superamento di ogni logica di parte per cercare il bene di tutta la comunità chiamata e costituita per dare testimonianza al Vangelo.

Una parola in particolare indica la finalità di questo organismo: “consigliare”. Si tratta di un delicato compito di accompagnamento e di cura della comunità. Va esercitato in sintonia con i ministri ordinati – il parroco in particolare, che anche lo presiede – e le altre persone che svolgono compiti o servizi in parrocchia. Spesso si tratta di un’azione di incoraggiamento e di mediazione, a volte di elaborazione e di maturazione di scelte da operare.

L’azione svolta dal Consiglio pastorale e il metodo con cui esso opera si chiamano “discernimento” che vuol dire “scegliere tra più possibilità” e “scegliere in profondità”. Richiede disponibilità all’agire dello Spirito Santo, ma anche fiducia e stima tra le persone che fanno parte di tale organismo.  

Cosa fa il Consiglio Pastorale?

Il Consiglio pastorale è chiamato a promuovere, sostenere, incoraggiare, coordinare e, poi, verificare l’insieme del vissuto di fede, di speranza e di carità della comunità parrocchiale. Si dedica, cioè, alla sua crescita, sollecitando il senso di partecipazione di tutti, secondo le diverse vocazioni e situazioni di vita.

“Consigliare” nell’esperienza pastorale e nella tradizione spirituale della Chiesa è una missione delicata e impegnativa: non è solo esprimere un parere su quello che succede in Parrocchia, ma comporta un coinvolgimento profondo nel vissuto della Comunità Parrocchiale e della Chiesa in generale.

Il Consiglio pastorale non si identifica con le persone che “fanno qualcosa” o che sono responsabili di attività e iniziative in parrocchia. La finalità istituzionale di un Consiglio pastorale è più complessiva: riguarda tutta la vita della comunità e si concretizza nell’orientare il cammino di tutti.

Il Consiglio pastorale non è neppure “uno” dei gruppi che opera in un ambito particolare della vita pastorale. Esso svolge una funzione di rappresentanza dell’insieme della comunità parrocchialeLa sua attenzione è rivolta all’insieme del vissuto comunitario e diventa garanzia per una sana e coordinata vita ecclesiale, affinché nessun gruppo o singolo si imponga sugli altri.

Il Consiglio pastorale promuove e cura la comunione tra le varie componenti della comunità affinché cresca la capacità di sinodalità (= camminare insieme) da parte dei diversi soggetti che la formano.